La radio comunitaria in Italia, storia, protagonisti e prospettive

Authors: Scifo, S.

Editors: Bonini, T. and Perrotta, M.

Publisher: Carocci Editore

Place of Publication: Rome

ISBN: 9788829026517

Abstract:

Le radio libere in Italia sono state, e continuano ad essere, fonte di ispirazione per ‘radio-attivisti’ in tutto il mondo ed oggetto di discussione da parte di ricercatori nel campo della radiofonia e delle pratiche alternative di produzione dei media, specialmente negli anni ’80 (Downing, 1984; Lewis e Booth, 1989; Coyer, Dowmunt, e Fountain, 2007), con gli esempi sorti a Roma, Bologna e Firenze. Alcune di queste esperienze, tramissioni e interviste sono state archiviate sul sito BroadcastItalia a cura di un gruppo di ‘reduci’ delle radio libere e con il supporto della Facolta’ di Scienze della Comunicazione della Sapienza-Universita’ di Roma, che comperende una selezione di trasmissioni originariamente trasmesse tra il 1975 e il 1982 ed una elenco (parziale) di radio attive tra la fine del 1975 e l’inizio del 1976 (vedi anche Dark 2009, p.181-2 per una “Evoluzione Quantitative delle radio italiane, 1975-1979).

Considerate le progenitrici di quelle che poi sarebbero diventate le radio comunitarie, le radio libere ebbero una forte spinta propulsiva fino alla fine degli anni ’70 che, però, dopo i primi entusiastici anni, è stata anche caratterizzata dalle difficoltà legate alla mancanza di una vera e propria struttura, e di adeguate risorse economiche, proprio nel momento in cui le radio commerciali si avviavano verso una maggiore professionalizzazione. Negli anni successivi le emittenti commerciali più solide rileveranno le frequenze di diverse radio libere, contribuendo a rendere l’etere italiano più omogeneo, e, nei fatti, a impoverire l’offerta radiofonica a livello locale, e ultra-locale, una situazione che la Legge Mammì, approvata nel 1990, contribuirà poi a solidificare anche nelle revisioni successive. Le radio di movimento, invece, ritorneranno alla ribalta nazionale ed internazionale solo nel 2001, con le emittenti legate all’area antagonista e dei centri sociali che, nei giorni del G8 di Genova, daranno vita all’esperienza di Radio Gap. Vista la situazione ingessata dell’etere italiano, sia nella versione analogica (FM, AM) che digitale (DAB) ormai da più 30 anni, la rete Internet ha giocato, e continua a ricoprire, un ruolo importante nel dare spazio alle sperimentazioni e nuove proposte radiofoniche da parte di una nuova generazione di attivisti e producers radiofonici alle prime armi nel contesto locale e comunitario.

https://www.carocci.it/prodotto/la-radio-in-italia-2

Source: Manual

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